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Nel corso della gloriosa storia della Serie A ci sono stati giocatori capaci di lasciare il segno in quasi tutte le squadre dove hanno militato e che, sebbene non siano in possesso di nomi altisonanti, sono ricordati con un sorriso da gran parte dei tifosi e degli appassionati di calcio. I casi principe a corredo di questa tesi sono sicuramente Marco Borriello ed Alessandro Matri. Come avrete potuto intuire, nel corso di quest’articolo ci concentreremo su Matri: l’attaccante lodigiano dimostratosi nel corso degli anni un bomber particolarmente dotato in quanto a inserimenti negli spazi (soprattutto in profondità), spirito di sacrificiopressing asfissiante. Andiamo quindi alla storia e alla carriera dell’ex-giocatore e ricordiamole insieme.

– Dove tutto è partito

Alessandro Matri nasce a Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, il 19 agosto 1984 e sin da piccolo denota una grande passione per lo sport, in particolar modo per il ciclismo. In poco tempo il ragazzo diventa una promessa della disciplina con il Pedale Graffignanino, società del paese in cui abitava insieme ai genitori. Tuttavia, l’avventura sulle due ruote si interrompe bruscamente a causa di una brutta caduta che porta il lodigiano a cambiare le sue prospettive sportive e a dedicarsi completamente al calcio.

Appoggiato dai suoi genitori, il giovane decide di iniziare la carriera da calciatore entrando prima nella squadra del suo paese, la Virtus Graffignana, per poi passare al Fanfulla fino ad arrivare al primo provino, quello più importante, che lo porta ad aggregarsi alle giovanili del Milan.

Alessandro Matri con la maglia dell'Italia
Alessandro Matri con la maglia dell’Italia. Fonte: commons.wikimedia.org, Autore: Clément Bucco-Lechat [CC BY-SA 3.0]

– L’esordio in Serie A e la gavetta in C1

Il Milan in cui arriva Alessandro Matri è imbottito di talenti e non gli lascia spazio se non per il debutto da titolare in Serie A che avviene in occasione di Milan-Piacenza del 24 maggio 2003 (quattro giorni prima della finale di Champions League dove la Juventus dovrà arrendersi ai colpi di Shevchenko e compagni). Come detto prima, quella sarà l’unica volta che il giocatore scenderà in campo nell’annata 2003-2004 e nella stagione successiva le cose non migliorano (non disputerà nemmeno una partita) al punto da fargli optare per un’esperienza in realtà minori dove però avrebbe avuto più spazio per mostrare le proprie capacità.

Una volta presa la decisione, nella stagione 2004-05 il Milan lo gira in prestito prima al Prato (che milita in Serie C1) poi, l’anno seguente, al Lumezzane facendo rimanere il giocatore nella stessa categoria dove complessivamente colleziona 71 presenze condite da 19 reti. Le buone prestazioni previa citate permettono al lodigiano, nel 2006, di salire di livello approdando in Serie B: nella sessione di mercato estiva Matri si trasferisce (sempre in prestito dal Milan) al Rimini dove inizia a mettere in mostra le sue buone qualità in area di rigore mettendo a referto cinque reti in trenta presenze totali.

A ventidue anni la carriera della punta è pronta a spiccare il volo. Sull’attaccante lombardo, infatti, si fa forte l’interesse del Cagliari che gli permette di tornare in Serie A, questa volta da protagonista.

– Cagliari: trampolino di lancio per Alessandro Matri

L’11 giugno 2007 il Cagliari acquista dal Milan metà del cartellino del giocatore che si trasferisce così in Sardegna per vestire la casacca rosso-blu. L’esordio con i sardi avviene alla prima giornata di campionato giocata al San Paolo contro il Napoli. L’incontro terminerà con una convincente vittoria dei sardi per 0-2 con uno dei gol confezionato proprio dal neo-cagliaritano.

La stagione, però, non prosegue nel migliore dei modi per il giocatore che non trova molto spazio e si vede spesso messo a sedere in panchina per molte partite di fila. La svolta avviene dopo l’esonero di Ballardini ed il conseguente arrivo di Massimiliano Allegri che crede talmente tanto in Matri al punto di far acquistare ai sardi l’altra metà del cartellino dal Milan.

Nonostante nelle stagioni successive parta sempre in sordina dalla panchina, la punta ripagherà appieno la fiducia del tecnico raggiungendo il suo record di realizzazioni in un’unica stagione (tredici reti) oltre al quinto posto tra i migliori marcatori nella storia del Cagliari ed il record di Gigi Riva in quanto a scia di marcature (gol in sette match di fila). La storia tra Alessandro Matri ed il Cagliari termina nel gennaio 2011 con un bilancio complessivo di 38 gol realizzati in 138 apparizioni.

– La consacrazione con la Juventus

Nel calciomercato invernale della stagione 2010-11 Alessandro Matri compie il grande salto e, il 31 gennaio, passa in prestito alla Juventus. Il fato vuole che i primi due gol in maglia bianco-nera li segni proprio al Cagliari nella gara che terminerà 1-3 in favore dei piemontesi appena cinque giorni dopo la firma del contratto.

L’anno calcistico del giocatore si conclude trionfalmente con ben venti reti tra Cagliari e Juventus ed il conseguente miglioramento del record stabilito l’anno precedente. Nell’estate 2011 la Juventus completa l’acquisto dell’attaccante versando nelle casse del club sardo 16,5 milioni di euro.

Il lodigiano avrà un ruolo chiave nella ricostruzione della Juventus targata Antonio Conte e metterà il timbro sui primi successi del tecnico pugliese sulla panchina dei bianco-neri. Nella sua prima avventura con la maglia della Juventus, Matri vince due scudettidue supercoppe italiane contro Napoli e Lazio.

Alessandro Matri con la maglia del Milan
Alessandro Matri con la maglia del Milan. Fonte: flickr.com, Autore: goatling [CC BY-SA 2.0]

– Il ritorno al Milan ed il giro per l’Italia

Nell’introduzione abbiamo aggregato Matri alla categoria di bomber girovaghi ed il perché è molto semplice: dopo l’addio alla Juventus l’attaccante inizierà un lungo giro per l’Italia giocando in molte squadre senza mai trovare però una collocazione stabile.

Il calciatore torna al Milan nel 2013 ed anche in questa seconda esperienza non riesce ad incidere ricominciando, nel gennaio 2014, la girandola dei prestiti con il passaggio alla Fiorentina e subito dopo al Genoa dove rimarrà per soli sei mesi senza acuti degni di nota. Il due febbraio 2015 ritorna per un breve periodo alla Juventus giusto in tempo per siglare la rete del trionfo contro la Lazio in Coppa Italia e vincere il suo terzo scudetto. A fine stagione 2015 passa, ancora una volta in prestito, proprio alla compagine bianco-celeste.

Con la Lazio Matri non lascia il segno (sette reti in 31 presenze totalizzate) e dopo un anno, tornato per l’ennesima volta al Milan, viene acquistato dal Sassuolo a titolo definitivo. Il 23 ottobre 2016 l’attaccante lombardo segna il primo gol con i nero-verdi decidendo il derby contro il Bologna. Qualche mese più tardi, in una partita di gennaio 2017 contro il Palermo, arriva anche la sua prima doppietta con la maglia del club emiliano e la settimana successiva si ripeterà contro il Pescara segnando il gol più veloce di tutto il campionato dopo appena un minuto di gioco. In tre anni con gli emiliani mette a segno 14 gol in 82 apparizioni.

Nel 2019 avviene l’ultimo cambio di maglia: Alessandro Matri passa in prestito al neopromosso Brescia ma, dopo solo otto presenze, a fine gennaio rescinde il suo contratto rimanendo svincolato. Il 6 maggio 2019, ormai giunto all’età di 35 anni, il bomber annuncia il suo ritiro dal calcio giocato che l’ha visto gonfiare la rete per 127 volte in 498 match giocati, come recitano le statistiche.

– Ricordi e rimpianti…

Il ricordo che è fisso da tempo nella mente di Alessandro è il rapporto con l’amico Davide Astori, venuto a mancare nel marzo 2018 e con il quale ha condiviso la trafila nelle giovanili del Milan e l’esperienza al Cagliari.

Il sogno mio e di Astori era sempre quello di tornare al Milan. Alla nostra epoca Milanello era come Hollywood, era il calcio che sognavi. La gente di Milanello che ti coccola, i magazzinieri che non ti facevano mancare nulla, c’erano Maldini, Sheva… Tornare è il sogno di tutti i ragazzi cresciuti nel Milan, io e Davide ai tempi di Cagliari ne parlavamo in continuazione.

Alessandro Matri

Mentre il suo più grande rimpianto è sempre legato all’avventura in rosso-nero:

Il più grande rimpianto è stato il Milan. Sono cresciuto lì e ci tornai carico di aspettative. Per me già solo questo era una cosa bella, dal momento che sono sempre stato tifoso rossonero. Poi c’era Allegri, un allenatore con cui ho legato tanto. Ho segnato solo un gol, ho fatto poco. Però i tifosi mi hanno rispettato fin dal primo giorno perché davo tutto.

Alessandro Matri

– Nazionale

Alessandro Matri ha collezionato con l’Italia un totale di sette presenze tra il 2011 e il 2015 segnando una rete durante l’amichevole in Ucraina.

– Il presente di Alessandro Matri e il rapporto con Federica Nargi

Dopo essersi ritirato dai campi di gioco, Alessandro Matri è rimasto nel mondo calcistico: nel settembre 2020 ha accettato l’offerta della Lazio ed è entrato a far parte dello staff dirigenziale della società bianco-celeste ricoprendo, inizialmente, il ruolo di osservatore per poi diventare un vero e proprio assistente del DS Igli Tare. Contemporaneamente l’ex-attaccante ha intrapreso il percorso per diventare direttore sportivo iniziando il corso della FIGC a Coverciano.

Nella vita privata Alessandro Matri è fidanzato dal 2009 con la showgirl e modella Federica Nargi con la quale ha avuto due figlie: Sofia e Beatrice.